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Il progetto

La riproduzione digitale dell'intero fondo manoscritto della chiesa di Santa Maria della Consolazione a Venezia è uno dei progetti innovativi che la Regione ha inaugurato a partire dal 1999, con lo scopo di mettere al riparo dal rischio di dispersione e di distruzione i preziosi documenti ivi conservati. Il materiale è stato interamente riprodotto, comprese le carte di guardia, le pagine bianche, le eventuali legature.

L'idea di riprodurre l’intero fondo musicale di proprietà del convento dei Padri Redentoristi di Santa Maria della Consolazione (detta "della Fava" per la vicinanza con una antica confetteria dove si preparavano gli omonimi dolci), era stata avanzata alla Regione dai Padri, preoccupati per le condizioni della raccolta, a partire dalla metà degli anni Novanta, con fondate motivazioni basate sui sopralluoghi, effettuati in tempi successivi dal professor Sergio Durante dell'Università di Padova e dai professori Francesco Passadore e Franco Rossi.


I documenti

Il patrimonio, la cui reale consistenza è stata accertata solo in una fase molto avanzata del lavoro, consta di circa 760 opere, di 58 composizioni in antologie, e di 896 fogli di frammenti. Esso è costituito da:
- 31 oratori, di cui 24 completi di partitura, parti e libretto;
- 554 musiche con autore;
- 2 volumi di antologie;
- 158 musiche adespote;
- 16 fogli di frammenti del sec. XVIII;
- 443 fogli di frammenti del sec. XIX riconducibili ad opere riconoscibili;
- 437 fogli di frammenti del sec. XIX;
- 3 volumi di manoscritti pergamenacei;
- 13 opere, per un totale di 15 volumi di manoscritti cartacei.
La catalogazione stata curata da Cristian Bacchi con software ISIS musica.

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