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Il Fondo musicale

Il Fondo musicale manoscritto della chiesa di S. Maria della Consolazione, detta della Fava, attualmente custodito dai Padri Redentoristi, è testimonianza dell'intensa attività di rappresentazione di oratori e musica sacra caratteristica della missione della Congregazione dei Filippini.

Soggetta nel 1674 alla giurisdizione del Patriarca di Venezia con la concessione dell'autorità apostolica di Clemente X, la Congregazione caratterizzava la propria attività spirituale e di formazione cristiana attraverso la promozione e lo sviluppo di attività corali e strumentali. Tale realtà assunse un rilievo notevole a partire dal 1667, con l'inizio della rappresentazione pubblica degli oratori sacri, come testimoniato da documenti d'archivio della Casa.

Il Fondo musicale manoscritto della chiesa della Fava comprende 765 manoscritti cartacei settecenteschi, tre corali pergamenacei miniati della scuola di Neri da Rimini e un codice miscellaneo del XIV secolo. L'importanza del Fondo per la storia musicale, ma anche per l'approfondimento della realtà culturale veneta del Settecento, ne ha fatto oggetto di interesse da parte della Giunta Regionale del Veneto, che ne ha sostenuto finanziariamente la completa digitalizzazione e la messa in rete, nell'ambito delle politiche di tutela e valorizzazione dei beni culturali della regione.

Questa iniziativa della Giunta Regionale del Veneto si inscrive nelle più moderne e innovative tendenze delle strategie di conservazione delle risorse informative depositate in archivi, musei e biblioteche. La digitalizzazione infatti assolve a due compiti: quello di riprodurre il documento ai fini di preservarne il contenuto, e quello di consentirne la condivisione attraverso tecniche di accesso multimediali (in rete e non) sulla base di tre concetti: inter-operabilità, accessibilità, portabilità.

La scelta di riprodurre, mettere in rete e rendere condivisibili questi documenti è dunque un passo importante per divulgarne la conoscenza e permetterne la fruizione ad un numero sempre crescente di studiosi. Collaborando finanziariamente e attraverso l'infrastruttura tecnologica al progetto di digitalizzazione e integrazione multimediale di questo patrimonio di arte musicale italiana, la Regione Veneto ha contribuito a farne una cosa viva e disponibile a tutti, sempre e in qualunque parte del mondo.

p. Franco Desideri - Superiore

e-mail: biblioteca.fava@libero.it

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